Un'occhiata alla strumentazione
Proseguiamo con le buone notizie, in attesa di poter annunciare la prima uscita ufficiale. Come scritto anche nei precedenti post, l'iniziativa è resa possibile grazie alla disponibilità della ditta DeepSky, che, in qualità di "sponsor tecnico", mi ha fornito la strumentazione portatile necessaria. In questa sede voglio in particolare ringraziare Claudio Cecchi, sempre molto gentile e disponibile e immediatamente in grado di comprendere le potenzialità di un'iniziativa del genere.
Vi dico subito che farò sostanzialmente la figura dell'"endorser" della Meade, la più famosa ditta di telescopi amatoriali nel mondo, che ha la sua sede a Irvine, in California, e che in Italia ha come importatore esclusivo la ditta FOCAS, di Firenze.
Il telescopio
Il telescopio sarà infatti un ETX 125 PE, uno strumento compatto e leggero, ma dalle prestazioni ottiche notevoli. E' un telescopio riflettore catadiottrico in configurazione Maksutov-Cassegrain, con un'apertura di 127 mm e una lunghezza focale di 1900 mm (rapporto focale f/15).
In dotazione allo strumento, oltre a un set completo di oculari - compresi un oculare "wide-angle" e una lente di Barlow 2x, che funge appunto da duplicatore di focale -, mi è stato fornito anche un set di filtri - in particolare uno lunare, che permette di aumentare il contrasto nelle osservazioni della superficie lunare, e uno nebulare, fondamentale nelle osservazioni sotto i cieli cittadini, perché in grado di ridurre, seppure parzialmente, l'effetto dell'inquinamento luminoso dato dalle luci artificiali.
Lo strumento viene montato su un treppiede robusto, ma maneggevole (si trasporta in una sacca da viaggio, mentre il telescopio trova alloggio in una valigia rigida in alluminio, molto elegante oltre che pratica). Caratteristica fondamentale dello strumento è quella di essere dotato di una montatura altazimutale completamente motorizzata e guidata da un telecomando-computer, denominato "Autostar", il quale, oltre a una miriade di altre funzioni, è soprattutto in grado di muovere lo strumento e puntarlo verso uno qualsiasi dei 30.000 oggetti contenuti nel suo database, che raccoglie anche le informazioni relative a ciascuno di questi.
Il "planetario portatile"
La novità assoluta, in questa dotazione strumentale, è però rappresentata dal "planetario portatile" della Meade denominato "MySky PLUS", una sorta di "pistola" da puntare verso il cielo per conoscere "vita, morte e miracoli" dell'oggetto verso cui è puntata (grazie a un ricevitore GPS integrato e a un sistema di accelerometri che permette di determinarne la direzione di puntamento). Gadget elettronico che può fare la felicità di ogni appassionato del cielo, il MySky è una vera e propria guida interattiva e multimediale - ebbene sì, ha anche l'audio, da ascoltare nelle cuffie in dotazione - alle meraviglie del cielo notturno. Sul piccolo ma ben contrastato display a colori è possibile anche visualizzare una serie di bei filmati di argomento astronomico. L'unica pecca è che, almeno per il momento, questo prodotto è disponibile solo in lingua inglese.
Il MySky può essere accoppiato sia a un computer, per guidare un programma di planetario, sia soprattutto all'ETX, che può così essere direttamente guidato dal MySky stesso. In altre parole, è sufficiente puntare il MySky verso l'oggetto che si vuole osservare, "sparare" (il MySky ha una sorta di grilletto che serve a individuare l'oggetto puntato), e il telescopio viene "automagicamente" puntato verso quello stesso oggetto.
Meraviglie dell'elettronica. Se penso alla fatica che facevamo per mettere in postazione i telescopi e puntarli "a mano", anche solo una decina di anni fa, quando tutto questo non esisteva, mi vengono i brividi. Per noi astrofili di vecchia data era normale. Ed era così che si imparava a conoscere il cielo. Adesso fa tutto il computer: il pro è che ci si mette molto meno a essere operativi con il telescopio, il contro è che non si fa più nessuno sforzo per capire come e che cosa "succede" sulle nostre teste.
Un'altra chicca: il telescopio solare
Be', potrei anche fermarmi qui. Ma non lo faccio. Perché "Astronomia in piazza" è un titolo che non dice a che ora si fanno le osservazioni, dice solo da dove. Ebbene sì, capiterà che io scenda in piazza anche di giorno, quando l'unico astro da puntare sarà il nostro amato Sole. E con quale strumento lo osserveremo? Certamente con l'ETX: un bel filtro solare in mylar a tutta apertura, e le macchie solari sono lì, a portata di oculare. Ma ho deciso di allargare anche l'esperienza dell'osservazione solare. Con uno strumento molto particolare, il "Personal Solar Telescope" (PST): un piccolo rifrattore dotato di un filtro H-alfa, ovvero di un particolare filtro rosso che permette di visualizzare le protuberanze solari e altri dettagli sul disco altrimenti impossibili da osservare. Il PST è prodotto dalla Coronado, ramo della Meade (che ha acquistata l'azienda alcuni anni fa) specializzato nella produzione di telescopi solari. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti e, soprattutto, per palati fini, sia di astronomia che di tecnologia.
A questo punto non resta davvero che aspettare che il tempo meteorologico e le temperature volgano al meglio. Alla prossima.
PS - Situazione patrocini
Sono in corsa per ricevere anche il patrocinio della Società Astronomica Italiana (SAIt), di cui sono membro da non ricordo più quanti anni (tanti tanti). Sarebbe davvero importante che arrivassero sia questo che quello dell'Assessorato alla cultura del Comune di Firenze (oltre a quello della UAI, già "incassato"): significherebbe infatti il riconoscimento ufficiale di "Astronomia in piazza" come importante iniziativa culturale da parte delle istituzioni. Io ci conto e, pur non essendo superstizioso, incrocio le dita. Non si sa mai! ;)
1 Commenti:
ciao Emiliano!
ti faccio i complimenti per questa ganzissima iniziativa!!
Da meteorofilo offro il mio servizio per una previsione accurata (meteo), nelle serate in cui sarai fuori col telescopio!!
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